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Allora, si accorse di colpo di non essere infelice. La presenza fisica di Sabina era molto meno importante di quanto immaginasse. Importante era l'impronta dorata, l'impronta magica che lei aveva lasciato nella sua vita e della quale nessuno poteva privarlo.Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future. [...]. Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito, per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza avere mai provato.[...]Forse non siamo capaci di amare proprio perchè desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa (l'amore) dall'altro, invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semlice presenza.da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" Kundera
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